San Giuseppe: la sua esperienza, scandalo della fede
È una storia incredibile ed è la storia della fede che comincia con qualche cosa di incredibile, l’annuncio dell’Angelo a Maria di questa straordinaria vocazione a diventare la madre del Figlio di Dio e, non solo diventare la madre del Figlio di Dio, ma la madre del Figlio di Dio secondo una modalità assolutamente inconcepibile. D’altra parte, l’unica possibilità perché Dio diventasse veramente uomo, sarebbe stata, appunto come è stata, quella di una nascita originaria.
La fede, o è per me oggi, secondo la stessa caratteristica di scandalo della intelligenza e del cuore, o non è nulla.
La Madonna non ha avuto scandali, perché aveva una purità di cuore sostenuta certo dal fatto di non essere in nessun modo stata toccata dal peccato originale, ma Giuseppe non poté non sentire la scandalosità e l’irrazionalità di una storia come quella che entrava senza possibilità di discussioni nella oggettività della sua vita. Quindi, o la fede riaccade qui ed ora, per dirla con Giovanni Paolo II, siccome Cristo è qui ed ora, oppure è qualche cosa di ultimamente astratto. Siccome la fede è l’annuncio che Dio diventa uomo, il primo punto in cui questo scandalo è stato accolto, è stato il cuore di Maria di Nazareth. Il secondo punto è stato il cuore di suo marito
E rispondere qui ed ora all’annunzio della fede è uno scandalo ed un dramma per la ragione di fronte alla quale non ci sono ragioni, se non la ragione che supera tutte le ragioni, il rischio della fede. quella di Giuseppe che, finalmente, alla fine di una lunga controversia con sé stesso durata qualche giorno e qualche notte, decide di sposare Maria, credo che possa essere letta da tutti noi dicendo: “se non è accaduto qualcosa di analogo a questo nella nostra vita di fede, allora siamo prima dell’inizio”. è chiamato a partecipare all’esperienza di Maria, perché Maria è la madre e l’immagine della Chiesa, ma il cristiano normale, come siamo noi, arriva a rivivere l’esperienza di Maria, se passa attraverso l’esperienza di Giuseppe.
