Biografia di mons. Luigi Negri

La famiglia

Mons. Luigi Negri – La famiglia

Mons. Luigi Negri è nato a Milano il 26 novembre 1941. Cresce in una famiglia umile e semplice ma fortemente radicata nella fede e impegnata sul piano ecclesiale e sociale, tanto che in occasione dei suoi settant’anni esprimerà la sua gratitudine nei confronti di genitori e di parenti stretti con queste parole: «nell’ambito di quella indimenticabile convivenza, ho desiderato una cosa sola: servire la gloria di Dio con tutte le mie forze» (Luigi Negri, Fede e cultura. Scritti scelti, edizioni Jaca Book, Milano 2011, p. 1). Importanti, per la sua formazione, sono anche i frequenti e affettuosi rapporti con lo zio prete, don Bocchiola, che avrà su di lui un grande influsso umano e intellettuale. L’educazione cristiana, oltre che in famiglia, avviene nella parrocchia di Sant’Andrea in Milano dove partecipa attivamente alla vita ecclesiale diocesana.

Il Liceo Berchet, l’Università Cattolica, il Seminario di Venegono

Il Liceo Berchet, l’Università Cattolica, il Seminario di Venegono

Supera brillantemente le scuole dell’obbligo e dal 1955 al 1960 frequenta il liceo classico Berchet di Milano, dove incontra mons. Luigi Giussani di cui, dopo esserne stato uno dei suoi primi allievi, diventa uno dei primi e più stretti collaboratori entrando a far parte del movimento ecclesiale di Gioventù Studentesca, che poi diventerà Comunione e Liberazione, fondato e guidato dallo stesso don Giussani.

Un giovane Luigi Negri tiene un momento di lezione alla presenza di don Luigi Giussani

Luigi Negri con don Giussani nel 1963, durante un incontro della commissione cultura nella sede di Gs di via Statuto a Milano (Foto Archivio Fraternità di CL)

A distanza di anni descriverà il carattere eccezionale dell’incontro con Giussani con le seguenti parole: «A un ragazzo di diciassette anni, che veniva da una solidissima tradizione cattolica, come ero io, cresciuto in un’esperienza formidabile di vita di parrocchia attraverso l’oratorio, che aveva frequentato una scuola media inferiore sostanzialmente non avversa alla tradizione, che cosa colpiva di Giussani? La sua apologetica del mio cuore, non la sua apologetica di Dio. Insomma sapeva risvegliare, in noi ragazzi, il desiderio della conoscenza vera della propria identità, il senso profondo della propria vita, l’origine del tempo e del cammino che avremmo dovuto svolgere e vivere nella varietà delle stagioni o delle circostanze che avrebbero determinato la nostra vita di uomini. Da don Giussani, come me, intere generazioni di giovani studenti hanno imparato che il vertice della religiosità è l’apertura alla categoria della possibilità e quindi che la rivelazione non è contraria alla ricerca» (Luigi Negri, Con Giussani. La storia e il presente di un incontro, ed. Ares, Milano 2021, p. 20 – 23).

Si laurea a pieni voti in Filosofia nel giugno 1965 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, discutendo una tesi sul problema della fede e della ragione in Tommaso Campanella. Come lui stesso riconoscerà, molto importante per la sua formazione filosofica risulterà la figura di Gustavo Bontadini: «Da lui, insigne e umanissimo metafisico dell’essere, ho imparato che la fede costituisce il contesto vivo in cui la ragione può compiere il suo cammino verso quell’essere totalmente in atto che, creando la realtà, la sottrae per sempre al dominio del nulla. Ho amato ricercare con lui e sotto di lui, ed esplorare ambiti significativi e problematici della filosofia dell’essere, in contatto vivo con la grande tradizione di fede e di teologia della nostra Chiesa» (Luigi Negri, Fede e cultura. Scritti scelti, edizioni Jaca Book, Milano 2011, p. 1).

Già nel periodo universitario viene investito da don Giussani della responsabilità di sostenere e guidare diverse comunità del movimento di Gioventù Studentesca. Dopo l’università si dedica per qualche anno all’insegnamento della filosofia nelle scuole superiori e, in questo periodo, matura in lui la decisione di una vita totalmente dedicata al Signore.

Nell’autunno 1967 entra nel seminario diocesano ambrosiano di Venegono. Viene ordinato sacerdote il 28 giugno 1972 dal cardinale Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano. Nell’ottobre 1972, dopo l’ordinazione, consegue la licenza in Teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.

La prima messa celebrata da don Luigi Negri, 1972

Le docenze universitarie e l’Episcopato

Ordinato sacerdote, mentre continua i suoi studi teologici, contemporaneamente inizia il suo rapporto di collaborazione con l’Università Cattolica di Milano. Si dedica, quindi, all’insegnamento universitario tenendo corsi di Antropologia Filosofica, Storia della Filosofia Moderna e di Introduzione alla Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano fino al momento della sua ordinazione episcopale. Continua a vivere intensamente la sua appartenenza al Movimento di Comunione e Liberazione e, inviato da don Giussani, segue molte comunità giovanili sparse per tutte le regioni d’Italia, tenendo per anni gli Esercizi spirituali di Gioventù Studentesca per molte comunità italiane.

Il 17 marzo 2005 è nominato vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro. Riceve l’ordinazione episcopale il 7 maggio 2005 per la imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, con la presenza, come co-consacranti, tra gli altri, di mons. Carlo Caffarra, non ancora cardinale, ma già arcivescovo di Bologna, e mons. Paolo Romeo, allora Nunzio Apostolico per l’Italia e la Repubblica di San Marino, poi cardinale arcivescovo di Palermo.

Mons. Negri commenterà in seguito la sua ordinazione episcopale con queste parole: «non avevo particolari meriti, per così dire, se non l’appartenenza a Comunione e Liberazione e il lavoro intellettuale intensamente praticato durante gli anni di insegnamento all’Università Cattolica. Quando è stata pubblicata la mia nomina, non ricoprivo nessuna carica nell’organigramma della mia diocesi di Milano, se non quella di sacerdote residente, il livello più basso della gerarchia ecclesiastica diocesana. La Provvidenza ha voluto che don Giussani morisse il 22 febbraio del 2005 e io venissi nominato vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro, per volontà di Giovanni Paolo II, il 17 marzo 2005». (Luigi Negri, Con Giussani. La storia e il presente di un incontro, ed. Ares, Milano 2021, p. 20 – 23).

Momento dell'ordinazione episcopale di don Luigi Negri, in Duomo a Milano, 7 maggio 2005

Ordinazione episcopale, 7 maggio 2005

San Marino-Montefeltro

Mons. Negri prende possesso canonico della Diocesi il 22 maggio 2005 nella Cattedrale di San Pio V a Pennabilli.  Sceglie come motto del suo stemma la seguente formula: «TU FORTITUDO MEA». Sono tre le linee direttrici della sua azione e i punti essenziali di una vita di fede: la cultura, la carità e la missione. Il 19 giugno 2011 accoglie il Santo Padre Benedetto XVI nella sua storica visita alla Diocesi di San Marino-Montefeltro, evento che, oltre ad approfondire una sincera e intensa amicizia col Pontefice, contribuisce a rinvigorire e scuotere la vita cristiana del popolo di Dio affidato alla sua cura.

Mons. Luigi Negri saluta la gente durante i momenti di cerimonia per il suo insediamento nella diocesi di San Marino-Montefeltro

Momenti della cerimonia di insediamento nella diocesi di San Marino-Montefeltro (22 maggio 2005)

Con queste parole lascerà la diocesi al momento del suo passaggio a Ferrara: «Conserverò per tutta la vita una gratitudine grande a tutti voi, che mi avete consentito di fare un’esperienza indimenticabile di fede e di carità pastorale. Abbiamo rivissuto insieme il grande Evento dell’incontro con Cristo, della sequela di Lui, nella vita della Chiesa, appartenendo alla quale il Signore cambia in profondità la nostra vita. Ricordo con particolare commozione lo straordinario avvenimento della Visita Pastorale del Santo Padre Benedetto XVI alla nostra diocesi: la Sua grandissima affezione e il Suo Magistero, che ha confermato e dilatato il nostro cammino».

Il Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione

Il 18 settembre 2012 viene nominato padre sinodale della XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione. Vi partecipa e, intervenendo durante i lavori assembleari, evidenzierà l’importanza di «riproporre l’Avvenimento della fede come certezza esplicita della presenza misteriosa e reale di Gesù Cristo nella vita della Chiesa», precisando che «soltanto nell’educazione la fede diventa esperienza effettiva e matura, si conferma come esperienza di vita, si consolida e si dispone a vivere la missione come la propria autorealizzazione». Il sinodo è un momento particolarmente ricco di lavoro e di rapporti ecclesiali e da questa esperienza nascono diverse collaborazioni internazionali.

Ferrara-Comacchio

Il 1° dicembre 2012 è promosso arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa. Prende possesso canonico dell’Arcidiocesi il 3 marzo 2013 dove svolgerà il suo ministero episcopale reggendo la diocesi fino alla nomina del successore il 15 febbraio 2017.

Stemma con motto episcopale TU FORTITUDO MEA

Stemma episcopale di mons. Luigi Negri

Alcuni passaggi della sua Prima lettera pastorale alla diocesi possono essere utili per comprendere la modalità radicale e profonda con la quale vive fin dall’inizio il suo episcopato a Ferrara secondo un profondo spirito missionario: «Noi siamo ora dentro un legame indistruttibile perché nasce dalla presenza di Cristo che, attraverso il Santo Padre, mi ha affidato voi come comunità definitiva, per sentirsi vivere in questa compagnia. Sentirvi vivere significa, per me, aiutarvi a prendere nuova consapevolezza della vostra identità di cristiani, di popolo del Signore Gesù, generato dal suo sacrificio e dalla sua risurrezione e costituito nel mondo come popolo nuovo che mangia, beve, veglia, dorme, vive e muore non più per se stesso, ma per Colui che è morto e risorto per noi. Sentirvi vivere con me, è sentire che questa nostra vita non è soltanto l’esperienza di una reciproca appartenenza nel nome del Signore, ma è animata da un grandioso movimento: quello di portare la novità di Cristo, da noi amato e vissuto, nella vita e nel cuore di ogni uomo» (S.E. mons. Luigi Negri, Collaboratori della vostra gioia , Lettera Pastorale, anno pastorale 2013-14)

Scuola e libertà di educazione

Fin dagli inizi del suo apostolato, spende energie ed entusiasmo per i giovani e la scuola. La sua opera educativa contribuisce alla nascita, negli anni Settanta, di una significativa presenza cristiana nelle scuole medie superiori in Italia. Sono gli anni della battaglia per promuovere la libertà di educazione e un’autentica libertà di insegnamento. In questo campo, senza mai far venir meno il rispetto per altre posizioni politico-culturali, conduce un lavoro non facile e controcorrente rispetto all’associazionismo tradizionale e alla mentalità corporativa dominante che vede la scuola solo come serbatoio di posti di lavoro. In questo quadro nascono i primi due grandi convegni nazionali di Comunione e Liberazione del 1975 e del 1976, con la partecipazione di migliaia di insegnanti e di figure autorevoli della cultura e della politica scolastica di quegli anni. Introducendo proprio il Convegno del 1975, intitolato Per una scuola libera popolare e democratica, lo stesso don Negri, allora giovane prete, ne chiarirà così uno degli scopi fondamentali: «riformulare nel vivo della scuola italiana una presenza di Chiesa che, in forza della sua identità, sia in grado di svolgere un lavoro pedagogico, culturale, politico e sociale».

A servizio del Magistero
Don Luigi Negri riceve la comunione da Giovanni Paolo II

Don Luigi Negri riceve l’eucarestia da GIovanni Paolo II

Accanto al lavoro pastorale, rivolto soprattutto ai giovani, mons. Negri si dedica con passione allo studio attento e alla diffusione del Magistero Pontificio, in particolare quello di san Giovanni Paolo II, su cui tiene centinaia di conferenze, incontri, seminari in Italia e all’estero (ad esempio in Brasile, Polonia, Germania). Negli anni 1980-1985, insieme a un gruppo di docenti universitari e personalità ecclesiali, fra le quali il Card. Giacomo Biffi, il Card. Giovanni Saldarini, il Card. Lucas Moreira Neves, il Card. Jozef Tomko, il Card. Giuseppe Sepe, mons. Enrico Manfredini e Mons. Giovanni Marra, crea un comitato promotore dei Convegni per il Magistero Pontificio, che organizza molteplici attività sui punti più rilevanti del Magistero di Papa Wojtyla.
Allo studio e alla diffusione della Dottrina sociale della Chiesa Negri offre un apporto decisivo, collaborando alla costituzione di una scuola permanente di formazione e diffusione della Dottrina sociale della Chiesa, che negli anni 1986-1990 ha fatto nascere numerose scuole, a livello diocesano o parrocchiale, per lo studio e la diffusione della stessa. Proprio nella diocesi di San Marino-Montefeltro costituisce, il 18 luglio 2005, come primo atto significativo del suo episcopato, la Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II per il Magistero Sociale della Chiesa.

Il premio di Cultura Cattolica

Venerdì 18 ottobre 2013 ha ricevuto il Premio Internazionale Medaglia d’Ora al Merito della Cultura Cattolica, importante riconoscimento che annovera, tra le altre personalità che ne sono state insignite, don Luigi Giussani e Joseph Ratzinger, per avere sempre messo al centro della sua attività di sacerdote e Vescovo la cultura e l’educazione.

La Santa Sede, la CEI e la CEER

Monsignor Luigi Negri è stato membro del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e membro della Pontificia Accademia dell’Immacolata. In seno alla CEI, è stato membro della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi (CEDAC). In seno alla Conferenza Episcopale Emilia-Romagna ha ricoperto l’incarico di Delegato Regionale per la Dottrina della Fede e la Catechesi; per la Pastorale delle Migrazioni; e per l’Ecumenismo e il Dialogo.

Onorificenze

Monsignor Luigi Negri è anche insignito di diverse onorificenze. Tra le più importanti si ricordano:

– Ordine Equestre di Sant’Agata della Repubblica di San Marino: CAVALIERE GRAND’UFFICIALE (30 gennaio 2013);

– Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio: COMMENDATORE DI GRAZIE ECCLESIASTICO (29 giugno 2009);

– Ordine della Stella d’Italia già della Stella della Solidarietà Italiana della Repubblica Italiana: GRAND’UFFICIALE (02 settembre 2008);

– Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di san Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta: CAPPELLANO CONVENTUALE AD HONOREM (26 ottobre 2006);

– Ordine Equestre del Santo Sepolcro: COMMENDATORE CON PLACCA (20 settembre 2006).