Agostino Fasulo racconta Luigi Negri

Il mio grazie in ricordo di don Luigi Negri

Avevo conosciuto il movimento nel settembre 1972 grazie a dei messinesi. Nello stesso Natale mi invitarono ad un ritiro di GS in Calabria tenuto da don Ciccio Ventorino a cui parteciparono un gruppo di Pesaro insieme a Claudio Chieffo.

Il mio primo incontro con don Luigi risale al ritiro nazionale durante la quaresima successiva del 1973 tenuto a Pesaro. Quando lui iniziò a parlare ci fu un applauso che mi incuriosì.

Don Luigi lo interruppe con decisione dicendo: “non sono i vostri applausi che mi esaltano e non saranno i vostri fischi a fermarmi” e pensai: questo è uno che val la pena seguire. Ho avuto modo di raccontarglielo personalmente durante una cena lo scorso anno a casa di un amico comune tra le sue risate divertite.

L’ho incontrato in diverse occasioni perché veniva spesso in Sicilia a presentare la Scuola di Comunità. Ho quindi avuto modo di apprezzare il suo amore a Cristo e alla Chiesa attraverso la profondità del carisma che già don Ciccio mi aveva saputo trasmettere. Era evidente la loro grande amicizia, segno di quella profonda comunione che li ha legati e che poi ho visto condivisa con don Giussani.

Un particolare ricordo risale a quando feci il servizio militare ad Olbia in Sardegna. Mi ero messo in contatto con la comunità di Calangianus e con le comunità della zona andammo ad una assemblea a Nuoro. Ebbi la piacevole sorpresa di scoprire che era lui a tenere l’assemblea e quindi alla fine andai a salutarlo e mi disse: “che ci fai qui? Saluti da don Ciccio!” e mi abbracciò.

Indimenticabile è stato il pellegrinaggio guidato da lui a Fatima con Tu Sei Pietro Viaggi nell’aprile 2019 con un gruppo di amici.
Ci ha fatto godere, oltre che dell’intensità della preghiera giornaliera soprattutto attraverso la Celebrazione Eucaristica, anche della sua capacità di leggere e spiegare i tesori della fede nell’interessante percorso dei luoghi di Fatima e dintorni.

E in questo ha saputo mostrarci (avendo avuto da don Giussani sin da giovane il compito di “revisionare” la storia ed altro) di come la fede diventa cultura attraverso la bellezza generata nei secoli e soprattutto nel medioevo. Affascinava la sua profonda conoscenza e capacità di mostrare la presenza viva di Cristo presente in tutto quello che incontravamo pellegrinando (compreso il mangiare e bere a tavola!).

Quando lasciò la diocesi iniziò a condurre a Milano un gruppo di SdC a cui aderii con altri amici di varie città attraverso il videocollegamento. E’ stata una grazia che ci ha permesso di tornare a respirare l’originalità del carisma per la profondità da lui raggiunta aiutandoci a scoprire tutta la grandezza di don Giussani e la testimonianza di una fede salda forte ed appassionata anche attraverso la fatica dei suoi acciacchi.

Grazie don Luigi ti sarò eternamente grato …continua ad accompagnarci.


Agostino Fasulo