La prima lettera alla diocesi di San Marino-Montefeltro

In occasione della ricorrenza dei vent’anni della nomina episcopale di mons. Luigi Negri  (17 marzo 2005), pubblichiamo la lettera che egli volle inviare immediatamente alla diocesi di San Marino-Montefeltro a lui affidata.


Ai presbiteri, alle religiose e religiosi e ai fedeli
della Diocesi di San Marino-Montefeltro

La volontà di Giovanni Paolo II – nella quale riconosco la volontà stessa del Signore Gesù Cristo – mi manda a voi come Vescovo della Chiesa particolare che è in San Marino-Montefeltro.

Dal momento in cui mi è stata notificata la volontà del Santo Padre mi sono sentito totalmente legato a questa Chiesa e desideroso di mettere tutte le mie energie al servizio della sua vita, della sua carità, della sua missione.

In questo mio venire a voi come Vescovo si attua un misterioso, ma singolare incontro. L’incontro fra la tradizione della Chiesa ambrosiana, di cui mi riconosco totalmente figlio; tradizione di fede, di cultura, di carità, di incidenza nella vita sociale, a favore della libertà fino alle strutture sociali e civili.

Sono figlio, ultimo, ma fedele, del grande pastore sant’Ambrogio che ha sintetizzato tutta la sua vita ed il suo intenso servizio episcopale nella formula, meritatamente famosa, «ubi fides ibi libertas».

Ma questa grande tradizione ecclesiale, culturale e sociale si incontra oggi con una tradizione non meno grande e significativa, quella della repubblica di San Marino, luogo che ha testimoniato e promosso il valore della libertà, nella vita personale e sociale, in tutti i momenti e i rivolgimenti della storia, dando una testimonianza che non ha eguali nella storia di tutto l’Occidente.

La venuta del nuovo Vescovo da Milano a San Marino è, nella Provvidenza del Signore Gesù Cristo, certamente un evento di grazia.

Nel suo primo saluto alla Chiesa di Milano, cui lo mandava la volontà del Papa Pio XII, l’allora arcivescovo Giovanni Battista Montini diceva: «Un’ora nuova è venuta…».

Pur conscio della sproporzione tra la sua persona e la mia, dico a voi con cuore umile, ma fermo, che un’ora nuova è venuta nella mia e nella vostra vita, l’ora del rinnovarsi della fede, del consolidarsi della carità per un nuovo impeto di missione verso l’uomo che ci viene incontro in questa società, perché ciascuno, se vuole, incontrando la nostra testimonianza, possa riconoscere che Cristo e solo Cristo è l’unico Salvatore dell’uomo e del mondo.

Stemma episcopale di mons Luigi Negri – Diocesi di San Marino Montefeltro – con il motto episscopale TU FORTITUDO MEA

Dico tutta la mia filiale devozione a Sua Santità Giovanni Paolo II. Come ho scritto nella lettera di accettazione della nomina, metto tutto il mio episcopato, che accolgo da Cristo attraverso la sua volontà, al servizio di quel grande movimento della nuova evangelizzazione che il Papa ha generato dal suo cuore di credente e che testimonia indefessamente giorno dopo giorno.

Saluto con amicizia S.E. Mons. Paolo Rabitti: il mio lavoro si inserisce nel solco lasciato aperto dal suo. Spero di poter continuare efficacemente il suo lavoro, soprattutto quello così felicemente iniziato con i giovani.

È doveroso il mio omaggio alle autorità della Repubblica.

Forte del compito di proclamare i diritti di Dio e di promuovere la libertà della Chiesa e della sua missione, tengo ad assicurare che sono disponibile a qualsiasi iniziativa di dialogo e collaborazione che incrementi il bene del popolo e della Repubblica.

Parto lunedì 21 marzo per la Terra Santa, per un pellegrinaggio che servirà opportunamente come esercizio spirituale. Ci rivedremo immediatamente dopo Pasqua (almeno con i responsabili della Diocesi).

A tutti invio di cuore la mia prima benedizione.


Luigi Negri, Lettera alla diocesi di San Marino Montefeltro, 17 marzo 2005