La nostra compagnia all’origine del mio amore alla Chiesa

In occasione della ricorrenza dei vent’anni della nomina episcopale di mons. Luigi Negri  (17 marzo 2005), pubblichiamo un breve messaggio inviato agli amici della Fraternità di Comunione e Liberazione, solo qualche mese dopo il suo insediamento a Vescovo della diocesi di San Marino-Montefeltro. Queste poche righe esprimono molto bene la coscienza con la quale egli ha assunto il compito affidatogli.


Roma, 5 settembre 2005

Carissimi,

vi scrivo queste note da un corso che sto seguendo a Roma con 110 vescovi neo-eletti, di ogni parte del mondo.

Mi è sembrato di essere posto al cuore stesso della Chiesa e di viverne potentemente la sua misteriosa unità – radicata nella Presenza del Signore – e di risentire quel profondo dinamismo di missione che la spinge “fino agli estremi confini del mondo”.

Ma non ho potuto non sentire tutto il dolore e tutta la fatica della Chiesa, in questo momento pur così grande della sua vita (crisi delle vocazioni, degrado del matrimonio, secolarizzazione della società, violenze ed ingiustizie di ogni tipo), ed ho provato disagio per certe posizioni “equivoche”, presenti nell’organismo della comunione ecclesiale.

Chiedo al Signore di poter spendere lietamente questi anni, nella posizione cui sono stato chiamato, per dare il mio contributo a questo nuovo “incontro fra Cristo e il cuore dell’uomo”.

Ho vissuto tutta la mia vita solo per questo: e solo per questo intendo vivere questi anni che mi separano dal passaggio definitivo. Ma, amici miei, non amerei così la Chiesa, incondizionatamente, “verginalmente”, libero da tutti i pregiudizi e da tutti i calcoli, se non vivessi ogni giorno e quasi più di prima questa cosa “straordinaria”, che è la nostra compagnia, generata dal cuore di don Gius e ancora così sostanziata dalla memoria della sua presenza.

Lo prego ogni giorno perché mi protegga in ogni momento e aiuti ciascuno di voi nel fermento della vita quotidiana.

Vi benedico.


Luigi Negri, Messaggio agli amici della Fraternità di Comunione e Liberazione, 5 settembre 2005